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In fatto di utilizzo di determinate attrezzature di lavoro, l’accordo Stato-Regioni del 22/02/2012 svolge un ruolo fondamentale stabilendo l’obbligo di formazione specifica per gli addetti ai lavori.
Questo accordo, sottoscritto tra il Governo centrale e le Regioni, pone l’accento sull’importanza di una preparazione adeguata per garantire la sicurezza sul posto di lavoro.
L’obiettivo principale è quello di creare un ambiente lavorativo sicuro e protetto, a salvaguardia della salute e del benessere dei lavoratori.
L’accordo Stato-Regioni, sottoscritto il 22 febbraio 2012, gioca un ruolo essenziale nel campo della formazione e addestramento sulle attrezzature di lavoro. Al fine di ridurre i rischi associati alle diverse operazioni, identifica specifiche attrezzature per le quali è richiesta una abilitazione comprovata da parte degli operatori.
L’accordo infatti non solo stabilisce quali attrezzature richiedono formazione, ma specifica anche i soggetti responsabili della formazione, la durata dei corsi e i requisiti minimi di validità dell’abilitazione. La formazione e l’addestramento devono essere documentati con prove concrete come verbali o registri di presenza, contenuti del corso, esercitazioni e test finale di apprendimento.
Dobbiamo specificare che l’obbligo di partecipazione a questi corsi non esonera il datore di lavoro dall’addestrare i propri dipendenti sull’utilizzo di altre attrezzature, anche se non elencate nell’accordo. La formazione deve essere fornita in tutti i casi in cui sono richieste conoscenze e capacità professionali, al fine di evitare situazioni di rischio per i lavoratori.
Tra le attrezzature incluse per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori (art. 73 del D. Lgs. 81/2008) ci sono:
– Piattaforme di lavoro mobili elevate
– Gru a torre
– Gru mobili
– Gru per autocarro
– Carrelli elevatori semoventi con conducente a bordo
– Trattori agricoli o forestali
– Macchine movimento terra
– Pompe per calcestruzzo
La piattaforma di lavoro mobile elevata (PLE) è una macchina mobile progettata per spostare persone alle posizioni di lavoro situate ad un’altezza superiore a 2 metri rispetto ad un piano stabile. Ogni PLE ha una posizione di accesso definita, che comprende almeno una piattaforma di lavoro con comandi, una struttura estensibile e un telaio. L’obiettivo principale di una piattaforma di lavoro mobile elevata è quello di consentire alle persone di accedere in modo sicuro e pratico alle aree di lavoro elevate, facilitando le operazioni e garantendo la sicurezza degli operatori.
La PLE, ai fini formativi, si distingue in PLE con stabilizzatori e PLE senza stabilizzatori. La PLE con stabilizzatore è dotata di supporti estensibili o stabilizzatori che consentono di garantire maggiore stabilità e sicurezza durante l’utilizzo, specialmente su terreni irregolari o inclinati. La PLE senza stabilizzatore, invece, può essere utilizzata su superfici piane e regolari, ma potrebbe essere meno adatta per situazioni più complesse o rischiose.
La formazione relativa alla conduzione di PLE imposta dall’accordo Stato-Regioni del 22/02/2012 racchiude la somma dei seguenti moduli:
– Modulo giuridico-normativo: 1 ora
– Modulo tecnico: 3 ore
– Moduli pratici specifici: 4 ore per PLE che operano su stabilizzatori, oppure 4 ore per PLE che possono operare senza stabilizzatori, oppure 6 ore per PLE con e senza stabilizzatori
Una gru a torre ha un braccio orientabile montato sulla parte superiore di una torre che si erge approssimativamente in posizione verticale durante l’utilizzo. La sua configurazione consente di ruotare il braccio per posizionare il carico in diverse direzioni, fornendo una maggiore flessibilità operativa rispetto ad altre gru.
Ai fini formativi, distinguiamo la gru a rotazione in alto dalla gru a rotazione in basso. Mentre nella prima la torretta si trova nella parte superiore, consentendo una rotazione completa, nella seconda si trova nella parte inferiore e di conseguenza limita la rotazione a un angolo inferiore.
La formazione imposta agli addetti alla conduzione di gru a torre comprende la somma di:
– Modulo giuridico-normativo: 1 ora
– Modulo tecnico: 7 ore
– Modulo pratico: 4 ore per gru a rotazione in basso, oppure 4 ore per gru a rotazione in alto, oppure 6 ore per gru a rotazione in alto e in basso)
La gru mobile è un’autogru con braccio mobile che si sposta liberamente con o senza carico, senza necessità di vie di corsa fisse, mantenendo la stabilità grazie alla gravità.
La formazione imposta agli addetti alla conduzione di gru mobili include un corso base e un modulo aggiuntivo.
Il corso base (per gru mobili autocarrate e semoventi su ruote con braccio telescopico o tralicciato ed eventuale falcone fisso) racchiude:
– Modulo giuridico-normativo: 1 ora
– Modulo tecnico: 6 ore
– Modulo pratico: 7 ore
Il modulo aggiuntivo (per gru mobili su ruote con falcone telescopico o brandeggiabile) include:
– Modulo teorico: 4 ore
– Modulo pratico: 4 ore
La gru per autocarro è una gru motorizzata con una colonna rotante su una base, con bracci sulla cima. Montata su un veicolo, può caricare e scaricare il veicolo, come rimorchio, trattrice o base fissa.
La formazione imposta agli addetti alla conduzione di gru per autocarro include:
– Modulo giuridico-normativo: 1 ora
– Modulo tecnico: 3 ore
– Modulo pratico: 8 ore
Tra i carrelli elevatori semoventi con conducente distinguiamo:
– Carrelli semoventi a braccio telescopico: carrelli elevatori con bracci snodati, telescopici o meno, utilizzati per impilare carichi. Il dispositivo di sollevamento ha un limite di rotazione di 5° rispetto all’asse longitudinale del carrello.
– Carrelli industriali semoventi: veicoli a ruote progettati per trasportare, trainare, spingere, sollevare, impilare o disporre carichi di vario tipo, azionati da un operatore seduto a bordo.
– Carrelli/Sollevatori/Elevatori semoventi telescopici rotativi: attrezzature mobili con bracci snodati, telescopici o meno, che possono ruotare, utilizzate per movimentare carichi. Sono azionate da un operatore seduto a bordo.
La formazione obbligatoria per gli addetti alla conduzione di carrelli elevatori semoventi con conducente a bordo include la somma di:
– Modulo giuridico-normativo: 1 ora
– Modulo tecnico: 7 ore
– Modulo pratico: 4 ore per carrelli industriali semoventi, oppure 4 ore per carrelli semoventi a braccio telescopico, oppure 4 ore per carrelli/sollevatori/elevatori semoventi telescopici rotativi, oppure 8 ore per carrelli industriali semoventi, carrelli semoventi a braccio telescopico e carrelli/sollevatori/elevatori semoventi telescopici rotativi
Il trattore agricolo o forestale è a motore, con ruote o cingoli, con almeno due assi e una velocità minima di 6 km/h. È progettato per trazione, traino, spinta o azionamento di attrezzature agricole o forestali intercambiabili. Può essere attrezzato per trasportare carichi in contesto agricolo o forestale e può avere sedili per accompagnatori.
Ai fini formativi, distinguiamo il trattore a ruote da quello a cingoli. A differenziarli è proprio il sistema di propulsione che, nel primo caso, offre maggiore velocità e manovrabilità, mentre nel secondo garantisce una maggiore trazione su terreni difficili e scoscesi.
La formazione imposta agli addetti alla conduzione di trattori agricoli o forestali racchiude la somma di:
– Modulo giuridico-normativo: 1 ora
– Modulo tecnico: 2 ore
– Moduli pratici specifici: 5 ore per trattori a ruote, oppure 5 ore (per trattori a cingoli)
Appartengono alla categoria di macchine movimento terra:
– Escavatori idraulici: macchine semoventi a ruote, cingoli o appoggi articolati, con una torretta rotante di 360° e un braccio azionato idraulicamente. Sono utilizzati per lo scavo con una cucchiaia, con massa operativa superiore a 6000 kg.
– Escavatori a fune: macchine semoventi a ruote, cingoli o appoggi articolati, con una torretta rotante di 360° e una struttura superiore azionata da un sistema a fune. Sono utilizzati per lo scavo con diverse attrezzature, come benna per il dragaggio, cucchiaia o benna mordente, e per movimentare materiali con equipaggiamenti speciali.
– Pale caricatrici frontali: macchine semoventi a ruote o cingoli, con dispositivo di carico anteriore, progettate principalmente per il carico o lo scavo con una benna tramite il movimento in avanti, con massa operativa superiore a 4500 kg.
– Terne: macchine semoventi a ruote o cingoli, con una base per il montaggio sia di un caricatore anteriore che di un escavatore posteriore.
– Autoribaltabile a cingoli: macchine semoventi a cingoli, dotate di cassone aperto, utilizzate per il trasporto e lo scarico o la distribuzione di materiali, con massa operativa superiore a 4500 kg.
La formazione imposta dall’accordo Stato-Regioni del 22/02/2012 comprende la somma di:
– Modulo giuridico-normativo: 1 ora
– Modulo tecnico: 3 ore
– Moduli pratici specifici: 6 ore per escavatori idraulici, oppure 6 ore per escavatori a fune, oppure 6 ore per escavatori frontali, oppure 6 ore per terne, oppure 6 ore per autoribaltabili a cingoli, oppure 12 ore per escavatori idraulici, caricatori frontali e terne)
La pompa per calcestruzzo è un dispositivo montato su automezzo o rimorchio che, attraverso il pompaggio da una betoniera, è in grado di scaricare calcestruzzo omogeneo utilizzando parti estensibili.
La formazione obbligatoria include:
– Modulo giuridico-normativo: 1 ora
– Modulo tecnico: 6 ore
– Modulo pratico: 7 ore
La formazione imposta dall’accordo Stato-Regioni del 22/02/2012 per l’utilizzo di tutte queste attrezzature di lavoro può essere svolta in aula oppure in modalità e-Learning, nel rispetto di alcune condizioni.
Al termine dei moduli, secondo le modalità stabilite, il corsista deve superare delle prove finalizzate a verificare le conoscenze relative alla normativa vigente e le competenze tecnico-professionali acquisite per l’utilizzo in sicurezza di tali macchine e attrezzature.
L’abilitazione deve essere rinnovata entro 5 anni dalla data di rilascio dell’attestato.
Il corso di aggiornamento ha durata minima di 4 ore, di cui almeno 3 ore sono relative agli argomenti dei moduli pratici. Per le parti di addestramento pratico, il rapporto insegnante formatore e corsisti è di 1:6.
Il progetto nazionale Parallelo45, promosso da Federsicurezza Italia, nasce con l’obiettivo di fornire ad aziende e lavoratori percorsi formativi a norma di legge, con soggetti formatori certificati. Attraverso la collaborazione sinergica di un network nazionale di centri di addestramento, possiamo garantire ai lavoratori una formazione pratica erogata con metodi esperienziali di altissimo livello. Se stai cercando un supporto in materia di sicurezza sul lavoro, contattaci senza impegno.
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