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I lavori in quota su funi sono molto comuni in settori quali l’edilizia residenziale, industriale e l’arboricoltura. Si tratta di soluzioni funzionali e convenienti sotto il profilo della versatilità e dell’economicità. Tuttavia, le modalità e i contesti dei lavori su fune sono a elevato rischio di infortunio e, in caso di emergenza, il soccorso può risultare più complesso.
Quindi, sebbene sia un approccio che permetta di ridurre le spese e di accedere a spazi di lavoro difficili da raggiungere, i lavori in quota su funi richiedono l’osservanza rigorosa di alcuni requisiti e protocolli. Per garantire il massimo livello di sicurezza, sono necessarie attrezzature idonee, procedure di prevenzione e protezione adeguate e un addestramento specifico, come disciplinato dal D.lgs. 81/2008.
Dunque, approfondiamo gli aspetti normativi e formativi dei lavori in quota su funi, quali sono le figure coinvolte e i percorsi di formazione necessari per il personale.
I lavori su funi rientrano nella definizione di lavoro in quota. La normativa di riferimento è il D.lgs. 81/2008, il quale definisce i lavori in quota quelle “attività che espongono l’operatore a rischio di caduta da un’altezza superiore a 2 metri rispetto a un piano stabile”.
È una modalità di lavoro sicura, quando costituita da dispositivi di protezione individuale (DPI) e da un idoneo sistema, che preveda:
Il D.lgs. 81/2008, con gli articoli 77 e 116, dispone gli obblighi formativi per il corretto utilizzo dei DPI di III categoria (rischi di caduta dall’alto) e le procedure da adottare per lavorare in sicurezza. Nel rispetto di quanto previsto dalla normativa, è dunque possibile usufruire dei vantaggi del lavoro in quota su funi, rispetto ad altre modalità (ponteggi fissi, trabattelli o piattaforme aeree):
Prima di affidare qualunque incarico per lavori in quota su funi, il datore è comunque tenuto a verificare lo stato di idoneità psicofisica e le capacità del dipendente (art. 15 e 18 D.lgs. 81/2008). In ogni caso, a scopo cautelativo, gli operatori incaricati dovranno essere sottoposti a sorveglianza sanitaria per lo svolgimento delle mansioni.
Inoltre, la disciplina giuridica inquadra i soggetti incaricati a fornire la formazione e i loro requisiti, nonché i relativi destinatari. Ovvero, coloro che sono chiamati all’obbligo di formazione:
Infine, l’articolo n.116 sottolinea anche la responsabilità del datore di lavoro nel fornire sistemi d’accesso e posizionamento adeguati a lavorare in sicurezza e conformi ai seguenti requisiti:
Le direttive relative ai corsi per lavori in quota su funi sono contenute nell’Allegato XXI del D.lgs. 81/2008 (Accordo Stato, regioni e province autonome sui corsi di formazione per lavoratori addetti a lavori in quota).
Va specificato che si tratta di formazione specifica e non sostitutiva dei corsi obbligatori, che spetta a tutti i lavoratori, ai sensi dell’articolo 37 del D.lgs. 81/2008 (Formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti). Ai fini dell’abilitazione è necessario frequentare almeno il 90% del monte ore complessivo previsto per ciascun modulo, mentre i test e le simulazioni dovranno essere strutturati affinché ricreino condizioni operative simili a quelle reali.
Il percorso formativo per i lavori in quota su funi è strutturato in modo da garantire la preparazione degli operatori e la loro sicurezza. I moduli si articolano secondo questo criterio:
I contenuti hanno lo scopo di approfondire i seguenti argomenti:
L’aggiornamento ha una durata minima di 8 ore (4 di teoria e 4 di pratica) da ripetere ogni 5 anni. Per finire, vi è il corso di formazione Preposti, come figure di sorveglianza, controllo e coordinamento nel lavoro su fune. Ha una durata di 40 ore (32 ore di formazione uguale ai lavoratori e 8 ore di formazione specifica).
I lavori in quota su funi presentano indubbi vantaggi per il completamento di particolari attività lavorative, ma sollevano numerose questioni relative alla sicurezza dei dipendenti, con criticità che variano a seconda della situazione.
Soddisfare le necessità di formazione teorica e pratica è fondamentale per evitare i rischi in qualsiasi settore. Tuttavia, sebbene non vi siano grossi problemi organizzativi sul piano teorico, le aziende e i consulenti che si occupano di sicurezza sul lavoro incontrano diverse difficoltà quando si tratta di formazione pratica. Ma è proprio quest’ultima ad avere un peso notevole nella prevenzione del rischio nei lavori in quota su funi.
Il progetto nazionale Parallelo45, promosso da Federsicurezza Italia, nasce con l’obiettivo di fornire ad aziende e lavoratori percorsi formativi a norma di legge, con soggetti formatori certificati. Attraverso la collaborazione sinergica di un network nazionale di centri di addestramento, possiamo garantire ai lavoratori una formazione pratica erogata con metodi esperienziali di altissimo livello. Se stai cercando un corso per lavori in quota su funi, contattaci senza impegno e sapremo consigliarti il centro di addestramento più vicino a te.
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